Impianto Off Grid con utilizzo del Meter


Se desideri utilizzare il tuo impianto fotovoltaico ancora prima che la pratica di allaccio al GSE sia stata completata, dovrai fare in modo che l’impianto non immetta energia nella rete Terna. Alcuni inverter danno la possibilità di gestire i flussi di energia con un semplice setting, per gli altri è necessario aggiungere un Meter in uscita al contatore Enel e collegarlo alla scheda di rete dell’inverter (Vedi le fig. sopra). Attenzione, non tutti gli inverter hanno questa scheda di comunicazione, eventualmente occorre contattare l’azienda produttrice per acquistarla separatamente!
Pertanto sarà necessario collegare le due unità meter-scheda inverter, con un cavo dati, configurare opportunamente l’inveter settando l’opzione “Zero immissione” e parallelamente occorrerà configurare il meter con gli stessi parametri di comunicazione già settati nell’inverter. Con questo setting, l’inveter immetterà l’energia strettamente necessaria per soddisfare le esigenze dell’abitazione, evitando di produrre energia in eccesso da immettere in rete. Occorre prestare molta attenzione nel montaggio del meter, deve essere collegato immediatamente in uscita del contatore Enel e soprattutto deve essere orientato come in figura (per misurare l’energia in uscita dall’inverter e non viceversa!).

Dimensionamento dei pannelli solari


Per il dimensionamento e scelta dei pannelli solari, anche qui occorre molta attenzione. Innanzi tutto occorre tenere presente che la potenza massima generata da un pannello fotovoltaico è solo teorica (cioè si avrà la potenza massima dichiarata, con un irraggiamento, temperatura ed inclinazione ottimale, che nella realtà non si raggiungono quasi mai). Pertanto occorre tenere in mente che un impianto, per es. di 3Kwh, in estate genererà mediamente 2.3Kwh, mentre nei mesi freddi potrà arrivare fino a 2,6kw (sempre nei momenti di irraggiamento ottimale, con le basse temperature il rendimento dei pannelli migliora). Quindi per avere mediamente 3kwh dal fotovoltaico è consigliato un impianto di 4Kwh (ovviamente anche l’inverter dovrà essere di equivalente potenza).
Non tutti i pannelli fotovoltaici sono compatibili ad uno stesso inverter. Anche se la potenza complessiva dei pannelli fotovoltaici è nei limiti consentiti dall’inverter, questo non è sufficiente per un corretto dimensionamento. Per esempio un parametro a cui occorre prestare molta attenzione è la “Corrente di cortocircuito ISC” dei pannelli scelti (vedi figura accanto), la quale deve essere inferiore alla specifica d’ingresso dell’inverter “Massima corrente di cortocircuito di ingresso per ogni MPPT”. Non rispettare questa specifica, comporterebbe il danneggiamento dell’inverter in pochi mesi.
Nel montaggio dei pannelli, oltre che alla corretta esposizione, occorre tenere bene in mente che sarà necessaria la manutenzione ordinaria (pulendo periodicamente la superfice), e quindi occorre prevedere un facile accesso ai manutentori.
Nei casi in cui il tetto ha diverse esposizioni è sempre consigliabile distribuire i pannelli sulle diverse falde del tetto (nord escluso!) per ottimizzare il rendimento nelle diverse ore della giornata. Occorre però prestare molta attenzione al fatto che, in questo caso, i pannelli appartenenti a ciascuna falda devono afferire ad un MPPT dell’inverter differente!

Scelta dell’inverter ottimale


La scelta dell’inverter è molto importante e va fatta dipendentemente dalle esigenze del cliente ma anche sulla base della configurazione dell’abitazione e sulla esposizione del tetto. Per esempio se il tetto dell’abitazione è a due falde, esposte est ed ovest, la soluzione migliore è un inverter con due MPPT. In questo modo si possono distribuire i pannelli fotovoltaici nelle due falde est-ovest, ma separando gli ingressi all’inverter per ciascuna falda. E’ bene chiarire questo concetto in quanto non tutti gli installatori ne sono a conoscenza. Se una piccola porzione di un pannello fotovoltaico viene ricoperto (per esempio da alcune foglie d’albero) è come se tutta la stringa di pannelli (la stringa è l’insieme di pannelli che vengono collegati in serie ad un MPPT dell’inverter) fosse ricoperta da foglie (cioè smette di produrre energia!). Stesso discorso vale se una piccola porzione dei pannelli solari va in ombra (per esempio per effetto di un comignolo del camino), anche in questo caso è come se tutta la stringa fosse in ombra! Pertanto appare chiaro che se si volessero utilizzare le due differenti falde di un tetto, è assolutamente necessario dividerle, utilizzando due differenti ingressi MPPT dell’inverter. In questo modo, quando una parte del tetto andrà in ombra (smettendo di produrre energia), l’altra parte soleggiata potrà tranquillamente generare energia. Una disposizione dei pannelli come in nella figura accanto e davvero da evitare!


    Come tutelare le parti da Truffe e Danni

  • Il Contratto

  • Sia l’installatore che l’utente finale hanno la necessita’ di essere tutelati. I casi possono essere tantissimi, per esempio: mancati pagamenti per conto dell’utente finale (a lavori terminati); Consegnato l’acconto del cliente, la ditta installatrice scompare; lavori eseguiti male per conto della ditta installatrice; La ditta allaccia l’impianto alla rete nazionale senza averne i permessi… Pertanto occorre, per evitare spiacevoli inconvenienti, per entrambe le parti, redigere un contratto. Dal lato cliente si é cosi tutelati affinché tutti i lavori vengano eseguiti come pattuito (nei tempi e nei modi), ma cosa non trascurabile si possono sottoscrivere i termini di garanzia dell’intero impianto.
    Dal lato installatore, anch’egli deve avere la garanzia di ricevere il denaro pattuito alla fine dei lavori, deve anche tutelarsi affinché il cliente non possa pretendere cose differenti da quanto pattuito.
    Per redigere un contratto non occorre un Legale ne tantomeno un Notaio, una scrittura privata firmata dalle parti ha pieno valore. L’unica cosa alla quale bisogna porre attenzione sono i contenuti del contratto, infatti affinchè sia legalmente valido occorre riportare delle parti essenziali.

  • Rispetto delle norme di Sicurezza

  • Come già accennato sopra, il cliente nel momento in cui decide di far installare un Impianto Fotovoltaico, si espone a dei rischi non indifferenti. Infatti essendo il committente dei lavori, egli diventa anche datore di lavoro e di conseguenza si espone ai rischi del caso. Ad un prezzo basso del preventivo di installazione, può corrispondere una scarsa attenzione alle norme di sicurezza. Purtroppo la legge non ammette ignoranza, quindi non bastano le rassicurazioni verbali e quanto sottoscritto nei contratti, unicamente, durante l’installazione, devono essere osservate tutte le norme di sicurezza! Se la Ditta dovesse rifiutarsi si adottare le giuste precauzioni, il committente deve impedirne la prosecuzione dei lavori. Il cliente potrà proteggersi in due modi:
    1 – nominando un responsabile della sicurezza, ma ovviamente i costi dell’installazione diventerebbero proibitivi;
    2 – accertarsi che al momento dell’installazione la ditta incaricata utilizzi: un ponteggio per raggiungere la sommità dell’edificio; oppure un carrello elevatore in grado di raggiungere la sommità dell’edificio; oppure l’uso della linea vita installata sul tetto.
    Ovviamente questa è una grossissima semplificazione, in realtà è il tecnico abilitato che dovrebbe valutare il caso particolare e di conseguenza applicare le giuste precauzioni di sicurezza.
    Nel caso dei condomini, il Committente e quindi il responsabile é L’Amministratore, per il quale valgono tutte le considerazioni sopra riportate.

Testo Unico Sicurezza sul Lavoro Il Contratto