Impianto Off Grid con utilizzo del Meter
Pertanto sarà necessario collegare le due unità meter-scheda inverter, con un cavo dati, configurare opportunamente l’inveter settando l’opzione “Zero immissione” e parallelamente occorrerà configurare il meter con gli stessi parametri di comunicazione già settati nell’inverter. Con questo setting, l’inveter immetterà l’energia strettamente necessaria per soddisfare le esigenze dell’abitazione, evitando di produrre energia in eccesso da immettere in rete. Occorre prestare molta attenzione nel montaggio del meter, deve essere collegato immediatamente in uscita del contatore Enel e soprattutto deve essere orientato come in figura (per misurare l’energia in uscita dall’inverter e non viceversa!).
Dimensionamento dei pannelli solari
Non tutti i pannelli fotovoltaici sono compatibili ad uno stesso inverter. Anche se la potenza complessiva dei pannelli fotovoltaici è nei limiti consentiti dall’inverter, questo non è sufficiente per un corretto dimensionamento. Per esempio un parametro a cui occorre prestare molta attenzione è la “Corrente di cortocircuito ISC” dei pannelli scelti (vedi figura accanto), la quale deve essere inferiore alla specifica d’ingresso dell’inverter “Massima corrente di cortocircuito di ingresso per ogni MPPT”. Non rispettare questa specifica, comporterebbe il danneggiamento dell’inverter in pochi mesi.
Nel montaggio dei pannelli, oltre che alla corretta esposizione, occorre tenere bene in mente che sarà necessaria la manutenzione ordinaria (pulendo periodicamente la superfice), e quindi occorre prevedere un facile accesso ai manutentori.
Nei casi in cui il tetto ha diverse esposizioni è sempre consigliabile distribuire i pannelli sulle diverse falde del tetto (nord escluso!) per ottimizzare il rendimento nelle diverse ore della giornata. Occorre però prestare molta attenzione al fatto che, in questo caso, i pannelli appartenenti a ciascuna falda devono afferire ad un MPPT dell’inverter differente!
Scelta dell’inverter ottimale
Il Contratto
Rispetto delle norme di Sicurezza
Come tutelare le parti da Truffe e Danni
Sia l’installatore che l’utente finale hanno la necessita’ di essere tutelati.
I casi possono essere tantissimi, per esempio: mancati pagamenti per conto dell’utente finale (a lavori terminati); Consegnato l’acconto del cliente, la ditta installatrice scompare; lavori eseguiti male
per conto della ditta installatrice; La ditta allaccia l’impianto alla rete nazionale senza averne i permessi…
Pertanto occorre, per evitare spiacevoli inconvenienti, per entrambe le parti, redigere un contratto. Dal lato cliente si é cosi tutelati affinché tutti i lavori vengano eseguiti come pattuito (nei tempi e nei modi), ma cosa non trascurabile si possono sottoscrivere i termini di garanzia dell’intero impianto.
Dal lato installatore, anch’egli deve avere la garanzia di ricevere il denaro pattuito alla fine dei lavori,
deve anche tutelarsi affinché il cliente non possa pretendere cose differenti da quanto pattuito.
Per redigere un contratto non occorre un Legale ne tantomeno un Notaio, una scrittura privata firmata dalle parti ha pieno valore.
L’unica cosa alla quale bisogna porre attenzione sono i contenuti del contratto, infatti affinchè sia legalmente valido occorre riportare delle parti essenziali.
1 – nominando un responsabile della sicurezza, ma ovviamente i costi dell’installazione diventerebbero proibitivi;
2 – accertarsi che al momento dell’installazione la ditta incaricata utilizzi: un ponteggio per raggiungere la sommità dell’edificio; oppure un carrello elevatore in grado di raggiungere la sommità dell’edificio; oppure l’uso della linea vita installata sul tetto.
Ovviamente questa è una grossissima semplificazione, in realtà è il tecnico abilitato che dovrebbe valutare il caso particolare e di conseguenza applicare le giuste precauzioni di sicurezza.
Nel caso dei condomini, il Committente e quindi il responsabile é L’Amministratore, per il quale valgono tutte le considerazioni sopra riportate.